L'uomo in ombra non ha occhi
se non per la carne bianca
libera finalmente dall'oro
che la opprimeva
lei del resto
non oppone resistenza
distratta com'è dall'oro
e dalle carni bianche
ritratte per l'assalto
del batuffolo bianco e dorato
che ritorce – finalmente
la sinusoide degli sguardi
(rimarrà sospesa – per sempre
la caduta dell'ultimo
lembo di stoffa – quello
che donerebbe i capezzoli alla luce).
nell'immagine: Paolo Veronese, Venere, Marte e Cupido con un cane
(Edinburgo, National gallery of Scotland)
(Edinburgo, National gallery of Scotland)
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