"Non siamo del parere che tutto sia ammissibile in letteratura, e che questa possa essere il campo dei più capotici esperimenti; al contrario, ci sembra che alcune cose siano alla letteratura peculiari quanto necessarie, per non dire altro l'espressione, e non già appena (seppure) l'esigenza di essa. La letteratura, per esempio, non può avere la funzione di acquaio delle angosce, vero o false; le quali semmai (persin ci vergognamo di doversi riferire a una nozione tanto elementare) hanno da essere perfettamente dominate prima di passare sulla pagina. E, per dirla in breve, noi ci ostiniamo a credere, magari a ritroso degli anni e dei fati, che la letteratura sia una cosa seria."
(Tommaso Landolfi)
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