sabato 7 maggio 2011

quando una fotografia...

...dice più di mille saggi.

Vladimir Nabokov (Carl Mydans, 1958)


Samuel Beckett (Steve Schapiro, 1964)


L. F. Céline (Izis, 1950)

(Per saperne di più, clicca qui).

4 commenti:

lazard ha detto...

come sai Sergio io credo molto nei volti. d'altronde ci sono prove e controprove; basta persuadersi o infischiarsene.
Di solito il volto trattiene qualcosa che va dalle gioie alle scorie, dalle piccole miserie al rancido dei cibi sparsi in bocca, al fiasco dei ricordi.
Solitamente, ciò che resta, anche dopo una decadenza, se c'è, è un soffio, una strana luce. Si potrà dire Riverbero dell'anima, forse semplicemente Intuizione, A(r)guzie.
I volti che presenti, ne sono riprova.
C'è un guizzo di vita, anche nei più bui.

La controriprova si dà con semplicità nella faccia degli zombies che ci circondano. Basta osservare la faccia tutt'altro che interessante, vizza, della Barbara Spinelli pubblicata sul mio blog. Basta vedere il muso di Sartre.
Tutta gente morta quarant'anni prima della sepoltura.

Che dire invece, finanche da vecchio, del Grande Eduardo?

sergio pasquandrea ha detto...

sapevo che avresti apprezzato.

à propos: hai idea del perché, da un po' di tempo a questa parte, non riesco a commentare sul tuo blog?
inserisco il commento ma poi, quando clicco "invia", sparisce.
ci ho provato con tutte le possibili ID (google, anonimo, URL + nome...) ma niente...

lazard ha detto...

Sergio mi cogli alla sprovvista.
Sinceramente non saprei, lascio sempre aperti i commenti come sai, ho controllato anche nello spam e non ho trovato niente.
vacci a capire con google... se la cosa continua fammelo sapere.
ciao Sergio, bel post comunque

sergio pasquandrea ha detto...

può darsi sia un problema del mio computer o magari del mio indirizzo IP.
domani ci provo dal computer del lavoro e ti faccio sapere.