Qualche cosa che vive e che lavora,
E pur quest'aura che il mio volto sfiora
L'alito par dell'agitante Iddio!
Talor cedendo a' sogni miei m'avvio
Pe' floridi sentier che il mondo ignora;
Salgono i canti alle mie labbra allora
E spero e credo nell'ingegno mio.
Ma quando il dubbio mi risveglia, quando
Via per la nebbia del mattin tranquille
Sfuman le larve che seguii sognando,
Colle man mi fo velo alle pupille,
E mi guardo nel core e mi domando:
Sono un poeta o sono un imbecille?
Lorenzo Stecchetti (Olindo Guerrini), "Postuma", VII
Nessun commento:
Posta un commento