mercoledì 11 giugno 2014

c'è nudo e nudo

 

Qualche tempo fa, il Musée d'Orsay organizzò una mostra intitolata “Masculine / Masculine. The Nude Man in Art fom 1800 to the Present Day”. L'oggetto era una questione abbastanza lapalissiana: mentre il nudo femminile è ormai – almeno nella nostra società – comunemente esposto e accettato senza particolari problemi*, lo stesso non può dirsi di quello maschile.
Le spiegazioni potrebbero essere molteplici. Ad esempio di natura fisiologica: un nudo maschile mostra più facilmente i genitali rispetto a uno femminile**. Oppure, più verosimilmente, il corpo femminile è concepito come oggetto di contemplazione e desiderio, mentre quello maschile, in un ruolo del genere, viene riportato a una sorta di femminilizzazione***.
Il nudo eroico, ellenico, è in una qualche misura accettato, purché sia scolpito, o dipinto, o comunque idealizzato: ma una stessa posa, in fotografia, suscita imbarazzo o perplessità. Tant'è vero che il nudo maschile tende ad essere relegato in ambito gay/beefcake, anche quando – è il caso per esempio di Herb Ritts o Robert Mapplethorpe – viene ripreso da artisti che sono maestri riconosciuti della fotografia.
Insomma, il corpo nudo maschile sembra, per un motivo o per un altro, essere visto come più erotico, e soprattutto più osceno di quello femminile.

Tutta 'sta tiritera per dire che ieri, dopo gli scrutini, il mio preside mi ha convocato nel suo ufficio. Il motivo? Pare che qualcuno (alunni? genitori? non è dato saperlo), digitando su Google la combinazione “sergio + pasquandrea + blog”, si sia visto comparire sullo schermo le immagini di nudo maschile che di tanto in tanto pubblico qui.
Faccio notare che, su quelle di nudo femminile, nessuno ha mai trovato da ridire.
Qualcuno si è spinto a supporre che le immagini in questione rappresentassero me (seh, magari, mi viene da rispondere...). Insomma, i commenti sono arrivati all'orecchio del preside, che mi ha invitato cortesemente a rimuovere le immagini incriminate. Morale della favola: d'ora in poi, su questo blog, troverete solo tette. Uccelli, nisba. Chiappe sì, purché femminili.
Comunque, dato che una traccia deve pur restare, al posto di quelle immagini troverete quella che campeggia in cima a questo post. Chi volesse vedersi l'originale, non ha che da cliccarci sopra e verrà condotto a un link riservato, dove potersi guardare ciò che vuole in santa pace.
Che s' ha da fa pe' campà...


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* Con alcune significative eccezioni: una donna può mostare tranquillamente le poppe su una spiaggia, ma se si azzarda ad allattare in pubblico, apriti cielo.

** Qui ci sarebbe da aprire un'interessante parentesi sul pelo pubico femminile, ma ci porterebbe troppo lontano, quindi lasciamo perdere.


*** Per dire: se una donna trova bella un'altra donna, nessuno ci trova nulla da ridire. Se un uomo apprezza la bellezza maschile, partono subito gli sguardi ironici e le battutine. Esperienza vissuta.

8 commenti:

lillo ha detto...

ahahahahahah, immagino come ti sono girate! :D

sergio pasquandrea ha detto...

ma no, io non mi arrabbio mai e sono sempre per il quieto vivere.
il problema è che, sai, se la voce comincia a girare, gli alunni cominciano a ricamarci su, la cosa può diventare imbarazzante, non solo per me ma anche per la scuola.
meglio evitare.

alfredo ha detto...

incredibile !

alfredo ha detto...

incredibile !

amanda ha detto...

protesto sentitamente è discriminante solo culi e tette femminili e niente maschili, fatece guardà!

sergio pasquandrea ha detto...

eh, Amanda, manda un esposto al mio Preside e vedi se ti dà retta...

hzkk ha detto...

ahahahaha… mi domando se dovrai censurare anche l’arte di Roma antica rappresentata nel tuo blog in alcune occasioni dal Priapo …

sergio pasquandrea ha detto...

non lo so, ma mi hai dato un'idea: d'ora in poi, Priapi a profusione, e vediamo se hanno qualcosa da ridire