Analizzando dunque e valutando dentro di me la situazione degli stati esistenti, non riesco a vedere altro – Dio mi perdoni – che una cospirazione dei ricchi, i quali, nel nome e per conto dell’autorità pubblica, non fanno altro che curare i propri interessi privati. [...] I ricchi si avvalgono dei loro subdoli sistemi nel nome dello stato, cioè anche nel nome dei poveri, e così diventano legge.
(Thomas More, Utopia, II)
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