giovedì 17 novembre 2011

la droga di josé

José Delgado, contadino asturiano, ha studiato da maestro e se non ha preso il diploma ci è andato vicino. Ha anche pubblicato tre racconti su un giornale di provincia e avrebbe scritto anche un romanzo se gli obblighi del suo mestiere glielo avessero consentito. Purtroppo non fu così. José Delgado è (o meglio era) portalettere. E con tutte quelle casette e cascine sparse un po' ovunque sulla salita, corre tutto il giorno e giunto a casa, a sera, è tanto se ha voglia di cenare. Altro che scrivere! Ha però una gran voglia di leggere e siccome "i libri costano cari e poi la letteratura non gli sembra niente di buono", incomincia una sera, quasi per gioco, ad avvicinare una busta al calore della fiamma: la apre e la legge. "Ecco come dovrebbero scrivere gli scrittori!" esclama pieno di commossa ammirazione. "Questi sono i sentimenti, queste sono le parole!". Ne apre un'altra: e la sua meraviglia cresce e, con la meraviglia, l'audacia. Ne a pre a decine tutti i giorni, nel segreto della sua casetta: e il mondo gli si rivela sempre più vario, amabile, colorito e drammatico. Come rinunciare, ora che ci si è abituato, ad una simile droga? Ma José Delgado, come Cola di Rienzo, giungo allo zenith perde un po' l'equilibrio, comincia a strafare, a voler troppo e noi (che sappiamo lo strazio di dover restituire alla biblioteca un libro carissimo) lo comprendiamo perfettamente. Certe lettere sono così belle che José non se la sente di richiuderle e consegnarle: se le tiene e le incolla in diversi album divisi per argomento: lettere di madri, di soldati, di amanti, di mariti, ecc. E' a questo punto che il paese, privo quasi totalmente di notizie, si allarma. L'inganno viene scoperto e il postino finisce in gattabuia. Ora in prigione si annoia e ostinatamente rifiuta di leggere i libri. I libri sono cose artificiali, dice. Chi scrive lo fa per mestiere: e quindi non può mai essere sincero. Un libro sta a una lettera come il surrogato al caffè.

E. Montale (in Prose e racconti, Meridiani Mondadori 2001)

3 commenti:

lillo ha detto...

bellissimo!!

amanda ha detto...

mi associo a Lilluzzo

hzkk ha detto...

povero José.
quasi quasi gli scrivo così lo distraggo un pò