http://www.youtube.com/watch?v=XXZG8u78HXk
"E' esagerato andare a disturbare i classici della letteratura, i grandi temi della politica, la storia delle religioni, per parlare di qualcosa che infine 'sono solo canzonette'? In realtà, certe volte non se ne può fare a meno. La grande arte popolare, che passa anche nel meglio del rock and roll e della popular culture americana, consiste proprio nel distillare con mezzi elementari e in forme socialmente condivise una implicita molteplicità di elementi e una intrinseca profondità storica. Non c'è bisogno che riconosciamo l'Africa e la schiavitù in dodici battute e tre versi di Robert Johnson, per trarne piacere ed emozione, ma se lo facciamo il piacere e l'emozione si fanno più ricchi, articolati, molteplici. E se in Born in the Usa o My City of Ruins riconosciamo il Grande Risveglio, la frontiera, la rivoluzione industriale e la sua fine (insieme con la storia della musica, Robert Johnson, Roy Orbison, Mahalia Jackson...), questo non sottrae niente all'emozione immediata e coinvolgente dei suoni, del ritmo di "una rivoluzione che si può anche ballare" (come scrisse anni fa Don Craig, critico musicale che era anche sindacalista). Ma vi aggiunge il piacere di un ascolto che coinvolge anche la memoria e l'intelligenza, quel piacere aspro, intriso di malessere e di incertezza, evocativo di risonanze e connessioni, che è infine lo scopo ambiguo di ogni poesia e di ogni musica che abbia un po' di rispetto per se stessa."
(Alessandro Portelli, "Bruce Springsteen: il fantasma di Tom Joad e la caduta delle Torri", in Canoni americani. Oralità, letteratura, cinema, musica, Donzelli 2004, pag. 341)
Nel filmato: uno dei momenti più alti della TV italiana degli ultimi due decenni.
6 commenti:
il testo è splendido e sono d'accordo su tutto (chissà perchè si pensa sempre che "popolare" sia sinonimi di genio incolto, selvaggio, fauve? non è affatto vero)... ma ti hanno fregato la canzone o sbaglio?... ;)
Già, c'era Bruce Springsteen dal vivo a Sanremo che cantava "The Ghost of Tom Joad".
Fino a ieri funzionava, accidenti.
Ora vedo se trovo qualcos'altroper sostituirlo.
trovata un'altra versione.
"The ghost of Tom Joad" è un album memorabile; tra i molti brani straordinari, per la capacità di BS di calarsi totalmente nella tragedia dei suoi personaggi, ricordo tra i meno noti "The new timer", sugli squattrinati che attraversano l'America per andare a raccogliere le pesche nell'Ovest. Ma il mio album preferito rimane "Nebraska". Ciao. Sergio LC.
Ciao, Sergio, piacere di ritrovarti.
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