A volte ci penso: è di questo che sarà fatta
la vita – quando di vita ne resterà davvero poca
quando dovremo separare il bene dalla morchia.
Sarà fatta delle parole che non ti scriverò mai
perché le odierei se dovessi spogliarle
dalla forma d'onda che le fa tue.
Sarà fatta di quegli spazi tra sistole e diastole
dove non ci crederesti quanta roba si può stipare.
In uno di quegli intervalli ad esempio ti ho vista
seduta accanto a me quando già credevo di averti
disseminata nel bianco dei non-luoghi
in un altro hai sorriso e mi hai risposto
“giocaci” e in un altro ancora
c'è qualcosa che non reggerebbe alla più
lieve pressione – un fosfene una diatomea –
qualcosa davanti a cui
mi arrendo.
nell'immagine: una fotografia di Robert Doisneau
1 commento:
Stupefacente, pulsante qualcosa di indicibile.
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