È che la terra è nuda
sento ancora il sapore
di certo era d'estate
l'erba tutta schiacciata
fra i sassi e le cicorie
gusci secchi di chiocciole
non c'era niente di umido
fra i denti e la trachea
l'aria piena di spigoli
ho tenuto il catalogo
corno rotto di bue
cranio di cane (o volpe?)
coccio di vaso (dauno?)
bossolo (rosso) vuoto
coda mozza di lepre
niente di vivo o morbido
usciva allo scoperto
tutto era geometria
c'era anche un po' di vento
serviva a ripulire
serviva a prepararsi
alla pietra e alla polvere.
nell'immagine: un paesaggio del Tavoliere delle Puglie
1 commento:
bellissimo e spigoloso inventario
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