mercoledì 8 aprile 2009

alexanderplatz



La cosa strana è che detesto Milva e non mi piace particolarmente Battiato. Eppure questa canzone, e questa particolare versione, sembra dirmi qualcosa. Non so, forse è legata a qualche ricordo che ho rimosso nel tempo. Mi ricordo vagamente di averla suonata al pianoforte (è del 1989, quindi avevo quattordici anni e studiavo musica da quattro o cinque). O forse sarà quell'atmosfera fassbinderiana, o quelle sonorità così spudoratamente anni Ottanta... Mah.
Però devo ammettere che è bella.


E di colpo venne il mese di febbraio
Faceva freddo in quella casa
Mi ripetevi
Sai che d'inverno si vive bene come di primavera
Sì sì proprio così

La bidella ritornava dalla scuola un po' più presto
Per aiutarmi
Ti vedo stanca
Hai le borse sotto gli occhi
Come ti trovi
A Berlino Est?

Alexanderplatz
Auf Wiedersehen
C'era la neve
Faccio quattro passi a piedi fino alla frontiera
Vengo con te

E la sera rincasavo sempre tardi
Solo i miei passi lungo i viali
E mi piaceva
Spolverare fare i letti
Poi restarmene in disparte come vera principessa
Prigioniera del suo film
Che aspetta all'angolo come Marlene
Hai le borse sotto gli occhi
Come ti trovi
A Berlino Est?

Alexanderplatz
Auf Wiedersehen
C'era la neve
Ci vediamo questa sera fuori dal teatro
Ti piace Schubert?

3 commenti:

lostraniero ha detto...

neanche a me piace milva, berlino mi fa rabbrividire e non mi piace nemmeno battiato. ma questa canzone si.forse perchè parla della vicinanza nella lontananza. quando è uscita stavo a perugia tra la gente che non capivo (e non per le difficoltà linguistiche). per la prima volta ho letto il testo, è una poesia

Anonimo ha detto...

si, è una bella canzone, sai per caso com'è nata ?

sergio pasquandrea ha detto...

Non lo so di preciso.
La canzone è in un disco di Battiato ("Giubbe Rosse", 1989) e in uno di Milva dello stesso anno ("Svegliando l'amante che dorme") che contiene tutti brani di Battiato.
Mi sembra di aver letto da qualche parte che fosse il rifacimento di un vecchio brano di qualche anno prima.
Probabilmente è ispirato al romanzo di Doblin del '29, oppure allo sceneggiato televisivo che ne trasse Fassbinder nel 1980.
Comunque è il tipico brano di Battiato costruito per accostamenti di immagini, quasi fotogrammi cinematografici. Un altro brano del genere è "Prospettiva Nevskij", che mi piace molto.