lunedì 14 febbraio 2011

lampi - 108


L'autore, questa fastidiosa inevitabile escrescenza appiccicata al testo.

6 commenti:

  1. stupendo. uno dei tuoi lampi più belli :)

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  2. già sergio, uno dei migliori lampi. però è difficile strappare questa escrescenza dalla pagina. e, formati come siamo in lunga parte dal romanticismo, penso che l'autore a poco a poco soppianterà definitivamente la pagina

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  3. Se non l'hai già fatto (come lascerebbe intendere questo lampo), leggiti J. Derrida.

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  4. Potresti argomentare? Mi interessa molto la tua opinione.

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  5. era una boutade, più che un'opinione.
    la realtà è che il pensiero post-strutturalista francese l'ho frequentato solo quel tanto che basta per capire che non è nelle mie corde.
    ci ho provato con derrida, con foucault, con deleuze, un po' anche con lyotard o baudrillard. tutto molto interessante, anche affascinante, però io resto cartesiano, mi piacciono i concetti che si possono maneggiare, che hanno una forma precisa, che si incastrano l'uno nell'altro senza ambiguità.
    quando leggo questi pensatori, ciò che mi rimane è l'impressione di splendidi giochi linguistici, di geniali panoplie metaforiche e simboliche, che però rimangono alla superficie, non affondano mai nel nocciolo, continuano a girare nella propria compiaciuta circolarità, e alla fine rimangono intercambiabili con i propri opposti.
    ecco, forse mi riesce di apprezzarli meglio se li considero scrittori di letteratura, più che filosofi o pensatori.

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