domenica 2 settembre 2012

pensanti e non pensanti


 "Dal punto di vista della metodologia dell’incontro, la differenza da marcare non sarà tanto quella tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti [...]. La sfida pastorale che ne deriva è allora quella di ascoltare le domande vere del pensiero davanti al mistero dell’esistenza, ponendosi insieme, credenti e non credenti pensosi, a capire ciascuno le ragioni dell’altro. Per chi crede ciò potrà significare una purificazione delle motivazioni dell’atto di fede e al tempo stesso una nuova possibilità di proporle a chi non crede con la fedeltà del testimone e il rispetto del compagno di strada, che si riconosce nell’altro e scopre l’altro in sé." 
(Carlo Maria Martini - da qui)

"Chi non crede rifiuta Dio, ma Dio è amore, quindi non credere in Dio significa non essere capaci di amore".
(padre A.C., durante il corso di preparazione al matrimonio)

5 commenti:

  1. “When men stop believing in God, it isn't that they then believe
    in nothing: they believe in everything.
    Umberto Eco

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  2. Quando le teste pensanti se ne vanno lasciano enormi vuoti

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  3. permettimi un commento alla foto qui a destra: serio serio anche da piccolo? ;)

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  4. ero piccolo solo esteriormente. aspettavo che il corpo raggiungesse le giuste dimensioni.

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