
Dentro gli occhi smarriti – leggi:
le orbite astrali, e del cuore, il bel
vorticoso Invano.
Le morti e tutto ciò
che ne venne. Delle generazioni
la catena, che
qui giace sepolta
e qui ancora pende, nell’etere,
sfiorando abissi. Di tutti
i volti la scrittura, in cui
si conficcò, sabbia sibilante, la parola – infime
eternità, sillabe.
Tutto
ebbe ali, anche
ciò che più pesa, nulla
che trattenesse.
Paul Celan
bellissimi questi versi di Celan, grazie per il regalo.
RispondiEliminae tu un paio di alette, anche se piccine in questo periodo, usale :)
in effetti nonostante stiamo diventando dei tacchini riusciamo ancora a volare in alto. il problema è l'atterraggio
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