martedì 14 luglio 2009

versi dell'esilio


Car nulhs autres jois tan no·m plai
cum jauzimens d'amor de lonh.
Mas so qu'ieu vuelh m'es atahis...
JAUFRE' RAUDEL


Amor de lonh è concimarsi il cuore
dare pastura al proprio carcinoma

avere il sangue basso nelle viscere
le orbite spolpate.

12 commenti:

  1. sergio forse non ti ci senti (e sei liberissimo di farlo) ma in tutta onestà di quelli viventi (o semplicemente di quelli che conosco io, non così tanti) sei uno dei poeti più bravi... tu con altre due, tre persone... e se non pubblicherai mai niente in vita (a parte sparute tracce di te) l'unica richiesta che ti si fa e di non chiedere mai al max brod di turno di bruciare le tue cose... volesse mai il cielo che stavolta obbedisse ;-)

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  2. in effetti la gloria postuma non mi dispiacerebbe... ;-)

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  3. ma te Sergej sembravi in vacanza in Brasile, ora ti immagino sul Lago Trasimeno con dei pesci galleggianti con la pancia all'aria.. e l'animatore brasiliano. di sera:trenino :-)

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  4. a dire il vero ero in vacanza in posti molto meno esotici (Friuli) e ora sono a casa a lavorare...

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  5. è una poesia lacerante..un quadro di Alberto Burri

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  6. I quadri più belli sono quelli che si sognano fumando la pipa al letto, ma che non si fanno.

    Vincent van Gogh

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  7. ps: si questa poesia è molto bella. lacerante ma bella..ma se la legge la persona cui l'hai dedicata rischia da saltare dalla finestra per dei sensi di colpa..

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  8. a meno che la sua stanza non si trovi al pian terreno, come nell'immagine che hai pubblicato

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  9. In realtà non è dedicata a nessuno in particolare. E' una riflessione su come ero da ragazzo, su un mio certo masochismo che negli anni ho superato (o almeno spero...).

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  10. non c'entra nulla ma quel tralallero ligure... l'ho messo a tutto volume e un familiare stava correndo alla finestra esclamando che qui in Italia sono ormai tutti impazziti. puoi immaginare le risate.

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  11. io adoro immensamente le immagini che scegli, sono ricercate e di buon gusto.

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